
GSE Conto Termico: le novità previste per il 2025
Il testo del GSE Conto Termico 3.0 è in fase di ultima analisi, prima di essere pubblicato con importanti novità che si applicheranno dal 2025.
Prima di entrare più nel dettaglio della questione, è necessario fare un passo indietro: il Conto Termico è un programma di incentivi che mira a promuovere l'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in edifici di piccole dimensioni. Questo schema di incentivazione è rivolto a Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati, offrendo un supporto economico per interventi di riqualificazione energetica.
In altre parole, la possibilità di ottenere incentivi fino al 100% delle spese sostenute per determinati interventi rende il Conto Termico uno strumento particolarmente vantaggioso per chi desidera investire nell'efficienza energetica, raggiungendo così gli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione stabiliti dall'Unione Europea.
Nei prossimi paragrafi andremo a comprendere più nel dettaglio le novità previste per il nuovo GSE Conto Termico e come poter accedere all’incentivo. Facciamo presente che Dirextra Alta Formazione offre un catalogo aggiornato di corsi e Master per professionisti e imprese del settore delle costruzioni, dando una preparazione completa sugli appalti e contratti pubblici.
GSE Conto Termico: le novità dal 2025
Il Conto Termico è una misura presente da diversi anni, in quanto introdotta inizialmente dal D.M. 28/12/2012. Tuttavia, nel corso del tempo si sono rese necessarie delle modifiche, al fine di adattarle agli obiettivi europei di sostenibilità ambientale da raggiungere entro i prossimi anni.
Le ultime novità, infatti, non solo intendono snellire l’iter burocratico di accesso, ma hanno lo scopo di ampliare la platea dei beneficiari, aumentando il numero di edifici sui quali si potrà effettivamente applicare la normativa.
Più nel dettaglio, ecco cosa prevede il testo del Conto Termico 3.0:
- Ampliamento dei beneficiari: Oltre alle pubbliche amministrazioni, ora anche gli enti del terzo settore e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) possono accedere agli incentivi.
- Estensione degli interventi agevolabili: Sono stati inclusi nuovi interventi, come l'installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici e impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo.
- Aumento delle spese ammissibili: È stato ampliato l'elenco delle spese che possono essere coperte dagli incentivi, rendendo più accessibili gli interventi di efficientamento energetico.
- Incremento degli incentivi: In alcuni casi specifici, gli incentivi possono coprire fino al 100% delle spese sostenute, rendendo gli interventi ancora più vantaggiosi.
- Budget annuale aumentato: La dotazione finanziaria annuale è stata incrementata a 900 milioni di euro, con 400 milioni riservati alle amministrazioni pubbliche e 500 milioni per i soggetti privati.
Quali sono le percentuali di detrazione per le PA?
Il Conto Termico 3.0 offre alle Pubbliche Amministrazioni incentivi significativi per promuovere l'efficienza energetica e l'uso di energie rinnovabili negli edifici pubblici. In particolare, possono ottenere un finanziamento fino al 65% delle spese sostenute per i seguenti interventi:
- Miglioramento dell'isolamento termico sull'involucro edilizio per ridurre le dispersioni termiche.
- Sostituzione di infissi e pannelli vetrati a minor dispersione termica e introduzione di schermature solari.
- Aggiornamento dei sistemi di illuminazione con soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico.
- Sostituzione dei sistemi di climatizzazione ad alta efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento.
- Produzione di energia termica da fonti rinnovabili che utilizzano energie rinnovabili, per l’appunto, per la produzione di calore.
Si fa presente che è prevista anche una percentuale di incentivo pari al 100% delle spese sostenute, che si applica nei seguenti casi:
- Edifici pubblici in piccoli comuni con una popolazione fino a 15.000 abitanti.
- Edifici scolastici con progetti di efficientamento energetico.
- Strutture sanitarie del Sistema Sanitario Nazionale, compresi ospedali e poliambulatori.
Inoltre, il GSE Conto Termico copre il 100% delle spese per la diagnosi energetica, fondamentale per identificare gli interventi necessari, oltre ad essere cumulabile con altri finanziamenti pubblici.
GSE Conto Termico: i requisiti di accesso
Possono accedere all’incentivo tutte le PA tradizionali, a cui si aggiungono tra i beneficiari anche gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi, le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
Per quanto concerne gli interventi, devono riguardare la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con soluzioni più efficienti o l'installazione di impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. La lista completa è presente sul sito gse.it (Gestione Servizi Energetici), dove vengono specificati anche maggiori dettagli sul Conto Termico accessibile ai privati.
Sugli impianti fotovoltaici, bisogna tener conto anche delle seguenti caratteristiche tecniche:
- Devono operare in autoconsumo;
- Devono avere una potenza compresa tra 2 kW e 1 MW;
- Le componenti devono essere di nuova costruzione e dotati di marcatura CE.
Come funziona la richiesta del Conto Termico
Le Pubbliche Amministrazioni hanno due principali modalità di accesso al Conto Termico 3.0:
- Accesso Diretto: La PA deve presentare la richiesta di incentivo entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori;
- Prenotazione: È possibile prenotare l'incentivo prima dell'inizio dei lavori, trasmettendo al GSE una Diagnosi Energetica e un atto amministrativo che attesti l'impegno alla realizzazione di almeno uno degli interventi indicati nella diagnosi stessa.
In ogni caso, la richiesta deve essere inoltrata esclusivamente attraverso il Portaltermico del GSE, compilando la "scheda-domanda" e caricando la documentazione richiesta in formato PDF.
Attenzione, perché la PA è tenuta a conservare tutta la documentazione relativa agli interventi per l'intera durata dell'incentivo e per i cinque anni successivi all'ultima erogazione.
È consigliabile avvalersi di consulenze specializzate per valutare l'ammissibilità degli interventi e per la corretta predisposizione della documentazione necessaria alla presentazione della domanda, al fine di evitare ritardi nell’elaborazione della pratica oppure il rigetto della stessa per informazioni incomplete.
Si ricorda che, nel momento in cui scriviamo l'articolo, il Conto Termico 3.0 è in fase di definizione e non è ancora stato ufficialmente attivato. Il testo del Decreto è stato proposto a marzo 2024 e sottoposto a consultazione pubblica fino a maggio 2024. Attualmente, sono in corso i lavori sul testo definitivo, con l'obiettivo di aggiornare la disciplina per l'incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Restano comunque valide le disposizioni previste dal 2016 con il Conto Termico 2.0.
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