Salta il contenuto

Nazione

Moderni grattacieli di vetro sotto cieli blu, simbolo di contratti pubblici nel Codice Appalti.

Nuovo Codice Appalti: cosa cambia nel 2025

Nuovo Codice Appalti: cosa Cambia nel 2025

Con D. Lgs 36/2023 entra ufficialmente in vigore il Nuovo Codice Appalti, stabilendo l’operatività delle nuove norme dal 1° luglio dello stesso anno e la digitalizzazione degli appalti dal 1° gennaio 2024.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione in ambito di appalti pubblici, in quanto prevede importanti modifiche rispetto al Codice precedente (approvato con il D. Lgs 50/2016), prima fra tutti l’introduzione dell’appalto integrato, ovvero un contratto misto dove confluisce non solo l’esecuzione dei lavori, ma anche la prestazione del servizio di progettazione.

Tuttavia, bisogna tener presente che, stando al testo di cui sopra, alcuni cambiamenti significativi nei contratti pubblici dovranno essere attuati obbligatoriamente a partire dal 2025.

Nei prossimi paragrafi andremo ad esplorare la questione nel dettaglio, offrendoti importanti suggerimenti per ricevere una preparazione completa e approfondita sull’argomento.

Nuovo Codice Appalti: lo stato attuale

L’entrata in vigore del Nuovo Codice Appalti ha segnato la definitiva integrazione dei software digitali e strumenti tecnologici in ambito edilizio, al fine di snellire le procedure burocratiche, ridurre i costi di realizzazione e rendere l’intero processo di progettazione ancora più rapido ed efficiente, senza perdere in qualità.

Per questa ragione si parla di vera e propria rivoluzione nel settore dei contratti pubblici, con l’introduzione di numerosi aggiornamenti, come l’appalto integrato già citato in precedenza.

Fra le altre novità si ricordano:

- La possibilità di procedere con il subappalto a cascata senza limiti, ovvero affidare i lavori ad imprese terze e a discrezione della stazione appaltante, al fine di concluderli in tempi più brevi;

- La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti, attraverso l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement) e prevedendo le seguenti fasi: programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione;

- L’introduzione del concetto di dissenso costruttivo, ovvero offrire una valida alternativa in caso di rifiuto nell’ambito della conferenza di diversi servizi;

- Limiti più alti per gli affidamenti diretti: fino a 150.000€ per i lavori e 140.000€ per servizi e forniture, con l’introduzione di procedure negoziate senza bando entro determinate soglie.

- La figura del RUP evolve da Responsabile Unico del Procedimento a Responsabile Unico del Progetto, diventando di fatto il Project Manager dei lavori, con nuove responsabilità, competenze e requisiti per la nomina. 

Come mantenersi aggiornati

Per le società e i liberi professionisti che operano in ambito pubblico mantenersi aggiornati risulta quanto mai imperativo, soprattutto per evitare di incorrere in sanzioni e garantire una corretta esecuzione delle opere secondo le disposizioni di legge.

A tal proposito, Dirextra Alta Formazione rappresenta da oltre vent’anni un punto di riferimento per gli addetti del settore, capace di garantire una preparazione completa e aggiornata nell’ambito dei contratti pubblici, avvalendosi del supporto di docenti qualificati ed esperti di normative.

Per quanto concerne gli Appalti e i Contratti Pubblici, abbiamo già trattato in una precedente mini-guida l’offerta formativa attualmente disponibile, che comprende in generale Master Executive di più giorni e corsi più brevi, che approfondiscono le principali novità legislative.

Il Master Executive in Appalti e Contratti Pubblici rappresenta la scelta più ambita dai professionisti di lavori, servizi e forniture nelle opere pubbliche, in quanto offre un programma dettagliato sugli aggiornamenti previsti dal Nuovo Codice Appalti, compresa la nuova figura del RUP, l’affidamento dei contratti sopra e sotto soglia e tutte le fasi del contratto, dalla progettazione al collaudo finale dei lavori.

Il percorso formativo, che prevede 5 sessioni da 4 ore il venerdì (per un totale di 20 ore), potrà essere seguito in videoconferenza live oppure attraverso link videoregistrati, secondo le necessità dello studente.

Al termine del Master sarà rilasciato da Dirextra, ente accreditato per la formazione continua, un attestato di qualifica riconosciuto dal CNF (Consiglio Nazionale Forense) per il rilascio di 10 CFA (crediti formativi avvocati).

Nuovo Codice Appalti: novità per il 2025

All’interno del testo del Nuovo Codice Appalti sono presenti anche cambiamenti significativi in ambito di digitalizzazione che saranno adottati all’interno dei progetti a partire da gennaio 2025, come il sistema Building Information Modeling (BIM) e l’ACDat di ACCA software.

Per BIM si intende un modello digitale dell’edificio sui cui bisogna intervenire, dove confluiscono in modo dinamico e multidisciplinare tutte le informazioni che riguardano il contratto pubblico ad esso correlato, dalla progettazione alla manutenzione. In questo modo, ogni soggetto coinvolto nell’appalto potrà apportare e ricevere aggiornamenti in tempo reale, riducendo anche il margine di errore.

L’ACDat di ACCA software, invece, consente la condivisione illimitata di tutti gli appalti tra la Pubblica Amministrazione e le altre istituzioni, o ancora, ingegneri, architetti e aziende, senza alcun costo per tutti coloro che sono coinvolti nel progetto.

L’obbligo di introdurre tali strumenti all’avanguardia vige per:

- I contratti con un importo maggiore a 1 milione di euro;

- Progettazione e realizzazione di nuove costruzioni;

- Interventi su costruzioni esistenti.

Non è necessario, invece, per i contratti con importo inferiore a 1 milione di euro, per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Invero, se le stazioni appaltanti dovessero utilizzare comunque il BIM, otterrebbero dei punteggi premiali.

Sviluppo delle competenze BIM

L’obbligo di introduzione dello strumento BIM per numerosi appalti ha creato la necessità di formare nuove figure professionali competenti, che verosimilmente saranno ampiamente ricercate a partire dal 2025, in quanto dovranno essere nominate all’interno dei contratti pubblici per la prosecuzione dei lavori.

A tal proposito, Dirextra Alta Formazione ha adeguato le sue proposte formative per rispondere alle esigenze del mercato attuale, offrendo una preparazione completa e certificata con accreditamento, sulle seguenti figure professionali:

- BIM Specialist (Revit) – Tecnico esperto di modellazione che si occupa della costruzione del modello BIM, sviluppando una profonda conoscenza del software BIM Authoring;

- BIM Specialist Tekla Structure Ingegneria, con la possibilità di sostituire la parte pratica relativa all'utilizzo del software delle Strutture con Architettura o Impianti (MEP).

- BIM Coordinator e BIM Manager, figure che coincidono con il RUP per quanto riguarda le stazioni appaltanti e con il Project Manager per le imprese di costruzioni;

- Esperti BIM Norma UNI 11337-7:2018 / PdR UNI 78:2020, dove si esploreranno le problematiche riguardanti i principali profili giuridici del BIM dal Codice dei contratti pubblici ai decreti ministeriali, la prassi e la normativa di riferimento.

Si fa presente che i corsi, che di per sé già costituiscono una qualifica professionale, danno accesso agli esami per ottenere le relative certificazioni, che potranno essere acquistati contestualmente o meno al momento della registrazione al corso. 

Articolo precedente BIM Specialist: Competenze e Mansioni
Articolo successivo Riscatto Laurea Agevolato: cosa aspettarsi nel 2025

Lascia un commento

* Campi obbligatori

Confronta Prodotti

{"one"=>"Seleziona 2 o 3 articoli da confrontare", "other"=>"{{ count }} di 3 elementi selezionati"}

Seleziona il primo elemento da confrontare

Seleziona il secondo elemento da confrontare

Seleziona il terzo elemento da confrontare

Confrontare