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Quali sono le leggi più importanti che riguardano la sicurezza dei lavoratori?

Quali sono le leggi più importanti che riguardano la sicurezza dei lavoratori?

La sicurezza dei lavoratori è una responsabilità fondamentale in ogni ambiente professionale, indipendentemente dal settore di appartenenza. Conoscere quali sono le leggi più importanti che riguardano la sicurezza dei lavoratori, i relativi aggiornamenti normativi e gli obblighi per ogni figura coinvolta è essenziale per prevenire rischi, garantire condizioni di lavoro salubri e promuovere una cultura della sicurezza.

Negli anni, la normativa italiana in materia si è evoluta significativamente, introducendo misure sempre più specifiche e dettagliate per tutelare i lavoratori da potenziali pericoli, inclusi quelli più gravi e irreparabili. Si tratta di una disciplina complessa, che richiede un’attenta conoscenza delle disposizioni vigenti e delle responsabilità condivise tra datori di lavoro, professionisti e lavoratori stessi.

Per chi opera nel settore dell’edilizia o della progettazione – come ingegneri, architetti o geometri – e desidera crescere professionalmente attraverso i corsi altamente qualificanti proposti da Dirextra Alta Formazione, padroneggiare i riferimenti normativi è imprescindibile.

Nei prossimi paragrafi analizzeremo l’evoluzione della legislazione italiana in tema di sicurezza sul lavoro, soffermandoci sulle principali normative attualmente in vigore e sul loro impatto nel garantire un ambiente lavorativo più sicuro per tutti.

Evoluzione legislativa per la sicurezza dei lavoratori

In Italia le prime norme che avevano lo scopo di tutelare i lavoratori nel luogo di lavoro risalgono alla metà del secolo scorso, quando nel 1955 veniva emanato il DPR 547 chiamato Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, a cui seguirà l’anno successivo il DPR 303, ovvero Norme generali per l’igiene sul lavoro.

Una svolta decisiva nel settore, che rappresenta il primo passo per una maggiore tutela dei dipendenti, con la volontà di ridurre il rischio di infortuni sul luogo di lavoro.

È bene precisare, tuttavia, che questi primi testi si focalizzavano principalmente sul corretto funzionamento delle macchine industriali, più che sui comportamenti di gestione al fine di tutelare coloro che le dovevano utilizzare.

Difatti, il primo focus su questo punto ci sarà a partire dagli anni ’70 con la Legge 300 che definisce lo Statuto dei Lavoratori, andando ad apportare delle modifiche rilevanti nel rapporto tra il datore di lavoro e i dipendenti, fra cui l’introduzione di figure di rappresentanza per controllare che siano messe in atto le norme fondamentali per la prevenzione di rischi e infortuni.

Nel corso dei decenni successivi seguiranno altri provvedimenti normativi, come il D.Lgs. 277/91 Protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, il D.Lgs. 494/96 Sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili e il D.Lgs. 626/94 Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Quest’ultimo risulta particolarmente rilevante per l’introduzione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Il Testo Unico sulla Sicurezza dei Lavoratori

La presenza di tante norme frammentate e l’avvenimento di un grave incidente presso lo stabilimento ThyssenKrupp di Torino fecero nascere la necessità di migliorare il quadro normativo, unificando il tutto in un modello partecipativo della valutazione dei rischi, finalizzato a programmare la prevenzione contro gli infortuni e altri danni alla salute del lavoratore.

Viene così emanato il D.Lgs. 81/08, ovvero il Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoratori che, tra le altre cose, definisce:

  • Le figure di garanzia previste per la sicurezza aziendale, rafforzando il ruolo del preposto con la Legge 215/2021;
  • Gli obblighi e le responsabilità del lavoratore, che ora occupa un ruolo attivo nel ridurre i rischi sul luogo di lavoro e garantire la propria e l’altrui sicurezza;
  • Soggetti con compiti di natura tecnica, nominati a seguito di corsi di formazione accreditati, in quanto possono fornire consulenza, supporto e intervento anche in situazioni emergenziali;
  • La redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, che individua sia rischi generici che specifici, offrendo indicazioni sulle misure di prevenzione, sull’individuazione delle procedure di sicurezza e sulla nomina del RSPP, del RLS e Medico competente;
  • Misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, con adeguata formazione di tutti i soggetti coinvolti, in relazione alle proprie competenze, responsabilità e grado di esposizione ai rischi;
  • Sanzioni amministrative pecuniarie e contravvenzioni in caso di violazione delle disposizioni in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. La vigilanza spetta alle ASL territoriali oppure all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

Benché ci siano state delle modifiche del testo negli anni successivi, per esempio per rafforzare l’importanza del ruolo di alcuni soggetti coinvolti, il D.Lgs. 81/08 rimane un punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori di tutti i settori, compreso quello degli appalti e contratti pubblici.

Misure generali di tutela per i lavoratori

All’articolo 15 del Decreto di cui sopra, si individuano le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, che si possono riassumere come segue:

  • La valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;
  • La programmazione della prevenzione;
  • L'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo;
  • Il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione;
  • La riduzione dei rischi alla fonte;
  • La sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
  • La limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio;
  • L'utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
  • La priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
  • Il controllo sanitario dei lavoratori;
  • L'allontanamento del lavoratore dall'esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la sua persona e l'adibizione, ove possibile, ad altra mansione;
  • L'informazione e formazione adeguate per i lavoratori, i dirigenti, i preposti, gli RLS;
  • Le istruzioni adeguate ai lavoratori;
  • La partecipazione e consultazione dei lavoratori e degli RLS;
  • La programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l'adozione di codici di condotta e di buone prassi;
  • Le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;
  • L'uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
  • La regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti.

Figure chiave per la sicurezza dei lavoratori

Ora che abbiamo individuato quali sono le leggi più importanti che riguardano la sicurezza dei lavoratori, illustriamo brevemente le principali figure implicate nella prevenzione dei rischi:

  • Datore di lavoro: Responsabile ultimo della sicurezza, valuta i rischi e nomina le figure preposte.
  • Dirigente per la sicurezza: Supervisiona e implementa le direttive aziendali in materia di sicurezza.
  • Preposto per la sicurezza: Vigila sul rispetto delle norme e segnala eventuali anomalie o rischi.
  • Responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP): Pianifica le misure preventive e coordina la sicurezza.
  • Addetto al servizio prevenzione e protezione (ASPP): Supporta l’RSPP nella gestione delle attività di sicurezza.
  • Medico Competente: Effettua la sorveglianza sanitaria e monitora la salute dei lavoratori.
  • Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS): Rappresenta i lavoratori, segnalando rischi e proponendo migliorie.
  • Lavoratore: Rispetta le norme di sicurezza e utilizza i DPI (dispositivi di protezione individuale).
  • Addetti alle emergenze: Intervengono in situazioni di incendio o primo soccorso per gestire emergenze. 
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